“I volontari costruiscono comunità resilienti”. È lo slogan scelto dall’UNV, United Nations Volunteer, per celebrare una ricorrenza molto importante: la Giornata Internazionale del Volontariato.

 Il 5 dicembre 2018, si è celebrata la 33esima edizione della Giornata Internazionale del volontariato e per l’occasione vogliamo ricordare quanto sia gratificante fare un’esperienza all’estero di questo genere, sia a livello umano che lavorativo. Dall’assistenza agli anziani a quella per i disabili, dalla promozione culturale alla tutela dell’ambiente, dalla protezione civile alla lotta alla povertà: gli ambiti sono tantissimi e tutti diversi. Ad oggi sono 5 milioni e mezzo le persone - per 340mila organizzazioni, enti e associazioni - che decidono di dedicare parte della loro vita a “fare la differenza”. Un settore, quello del no profit, che di fronte a crisi economiche, guerre e calamità naturali, non si arrende ed oggi come ieri rappresenta un riferimento davvero importante nella nostra società.

Ma quali sono i motivi che spingono queste persone a partire? E cosa li spinge ad andare avanti?

Ecco i cinque benefici che solo un volontariato all’estero (ma non solo all’estero) può darti:

 

1. Ritrovare se stessi

 “La sensazione di fare qualcosa per gli altri è qualcosa che non si può spiegare a parole… è un’emozione che ci si porta dietro per tutta la vita e diventa quasi una necessità. In più si imparano tante cose di sé stessi, è un’esperienza che ti cambia dentro, passando attraverso difficoltà e momenti difficili. Nel mio caso ho imparato la tolleranza e l’altruismo.”

(Letizia, 29 anni, volontaria in Congo)

Per molte persone un’esperienza di volontariato è prima di tutto un viaggio introspettivo. Uscire dalla nostra zona di comfort, non trovare più i punti di riferimento ai quali siamo abituati non è sempre facile. Inevitabilmente dal momento euforico dell’arrivo, si arriva alla “crisi”, dove a volte tutto ci sembra buio ed insensato. Che fare? Non spaventatevi e frugate bene dentro di voi. Sarà proprio in questo momento delicato che troverete tutte le risposte. Sembra banale, una frase fatta, ma è proprio così. Andate avanti, ascoltatevi. Vi ritroverete molto più consapevoli e più forti di prima.

 

2. Comprendere gli altri

"Faccio volontariato con un'associazione che aiuta i senzatetto. Facendo volontariato sono entrata in una realtà completamente nuova, conoscendo e vivendo direttamente con persone che hanno avuto una vita molto difficile. Il fatto di vivere con persone di altri paesi e con età completamente diverse dalla mia mi ha insegnato a vedere le cose da una prospettiva differente. Incontrare persone con idee e sensibilità diverse mi arricchisce ogni giorno. Credo che un volontario sia una persona che cerca di fare qualcosa per gli altri e alla fine scopre di aver ricevuto in cambio molto più di quanto sia riuscita a dare"

           (Raquel, 26 anni, volontaria in Irlanda)

 

C’è un filo rosso che unisce le narrazioni di tutti coloro che hanno svolto un periodo di volontariato: quello del confronto. Il contatto diretto con situazioni molto difficili, in contesti dapprima invisibili ai nostri occhi, ha portato queste persone a volgere loro uno sguardo più attento. Ricevere un sorriso di gratitudine è la forza più grande che spinge le persone a dare sempre di più.

 

3. Viaggiare per conoscere 

 “La scelta di essere una volontaria è nata dalla voglia, dal bisogno di comprendere e aiutare gli altri e si è rafforzata ancora di più quando sono andata in Asia per lavorare come cooperante internazionale. Non è facile confrontarsi con una cultura diversa, una lingua sconosciuta, un mondo nuovo. Se fai volontariato, devi essere convinta della scelta che hai preso e avere il coraggio e la passione per affrontare tutte queste diversità che poi diventano ricchezze. E allora apri gli occhi e ti rendi conto che tutte le cose a cui dai un nome hanno un significato molto più profondo”

(Silvia, volontaria nelle Filippine)

Inizialmente ciò che spinge a partire per fare il volontariato è sicuramente l’opportunità di poter viaggiare in posti nuovi. Immergersi completamente in una cultura differente da quella con cui siamo abituati a confrontarci è senza dubbio un’esperienza di crescita personale davvero importante. Nuovi usi, costumi, nuovi odori e sapori; sono tantissimi i posti da scoprire, e una volta iniziato a viaggiare, vi assicuro che non riuscirete più a farne a meno.

 

4. Un’ esperienza che "fa curriculum"

 “Il volontariato è anche un modo di mettere in pratica le capacità acquisite durante gli anni di studio, in un certo senso è anche un buon bagaglio di conoscenze che fa curriculum”

(Naissa, 26 anni, volontaria in Turchia)

Il volontariato è un buon punto di partenza per mettere in pratica le abilità acquisite durante il nostro percorso di studi. Metterle a frutto, perfezionarle ed aggiungerne delle altre non può che essere un’idea accattivante sotto tanti punti di vista. Inoltre il volontariato è anche adattamento, determinazione e lavoro di squadra: soft skills che torneranno utili per tutti i traguardi che vorrete raggiungere, qualsiasi essi siano.

 

5.Nuova cultura nuova lingua

 “Il volontariato è un viaggio incredibile, grazie al quale vieni completamente catapultato in un diverso contesto, vivendone tutti gli aspetti. Hai l’opportunità di conoscere un posto nuovo, di far parte di una nuova comunità imparando a conoscerne la cultura e le tradizioni. A tutto questo si aggiungono poi la possibilità di approfondire la conoscenza di un’altra lingua e di conoscere tantissime persone”

(Francesca, 24 anni, volontaria in Spagna)

 

Ebbene sì, partire per un volontariato è una buona risposta alla domanda: “come posso imparare una lingua?”. Molti programmi di volontariato, infatti, ti permettono di partire anche senza un certificato linguistico specifico, ed un livello base iniziale sarà più che sufficiente per essere presi in considerazione. La conoscenza di una o più lingue straniere è una marcia in più, a livello personale e lavorativo. Molte aziende richiedono un buon livello di inglese e se possibile un’altra lingua. Sviluppare questa abilità è quindi molto importante a prescindere dai risultati che si vogliono raggiungere. Ma imparare una nuova lingua non significa soltanto essere più appetibile nel mondo del lavoro! Parlare una lingua differente dalla tua ti permette di entrare in contatto in un modo molto più profondo con altre realtà che ci circondano. Un modo di dire, una frase o anche un proverbio tipico di un luogo la dice davvero lunga sul posto in cui ci troviamo. La comunicazione con le persone del posto è la chiave essenziale per aprire la mente e fare spazio a nuove culture tutte da scoprire.

 

Francesca Mahmoud Alam