Claudia ha 26 anni e una laurea triennale in Scienze del turismo, conseguita con il massimo dei voti presso l’Università “Sapienza” di Roma. Poco dopo la laurea, partecipa al Progetto della Regione Lazio “Torno Subito” e invia il proprio CV, su consiglio di alcuni partner di “Torno Subito”, a tutte le sedi europee dell’ENIT, l’Agenzia Nazionale del Turismo; poco dopo viene contattata dall'ufficio di Parigi dell'ENIT e le viene offerto un tirocinio di 5 mesi. Il suo profilo è infatti coerente con le esigenze della sede francese e inoltre Claudia ha una buona conoscenza della lingua, appresa al liceo linguistico. Il rimborso spese proposto era di quasi 750 euro al mese, somma che Claudia, con l’aiuto della famiglia, ha dovuto integrare con circa 200 euro mensili, dato l’alto costo della vita a Parigi. Pur avendo cercato un alloggio dall’Italia, soltanto al suo arrivo in Francia riesce a trovare una stanza presso un foyer per studenti e stagisti nelle immediate vicinanze di Parigi.

Una volta in stage, i suoi compiti principali si sono svolti in affiancamento sia presso l’ufficio informazioni aperto al pubblico (accoglienza ai turisti, supporto all’organizzazione di viaggi, informazioni turistiche, stesura in francese di nuove schede informative, ecc.), sia all’interno dell’ufficio stampa e marketing (rassegna della stampa francese sull’Italia, redazione in francese di schede informative, partecipazione a eventi ENIT, gestione dei social network, ecc.). Le sono state anche fornite nozioni amministrative di base, il tutto purtroppo senza avere a disposizione una sua postazione di lavoro. Le attività svolte sono state in linea con il suo percorso di studi, anche grazie all’attenzione del suo tutor che era il Responsabile dell’ufficio informazioni. Claudia ha ritenuto un po’ troppo lunga la durata del suo stage, in quanto, dopo i primi 2-3 mesi di apprendimento di nuove competenze, le mansioni che le sono state richieste successivamente non le hanno fatto imparare cose nuove, ma sono state piuttosto ripetitive. Nonostante questo, gli obiettivi del tirocinio sono stati raggiunti.

Facendo un bilancio dell’esperienza, i problemi maggiori sono stati quelli legati all’alloggio, non solo per la difficoltà di trovarlo, ma anche per la serie di documenti che le sono stati richiesti per avere una stanza in affitto. Tuttavia Claudia ha potuto usufruire anche di alcuni benefit , come ad esempio la CAF, Caisse d’Allocations familiales, ovvero l’aiuto economico che il Governo francese dà alle persone con basso reddito. Alla fine del tirocinio le è stato consegnato un attestato che conteneva sia le mansioni svolte durante lo stage che i nominativi delle persone che l’hanno seguita, a cui rivolgersi per eventuali referenze.

Ai giovani italiani che vogliono affrontare quest’esperienza, Claudia consiglia di apprendere il più possibile dal tirocinio, di adattarsi alle diverse abitudini del Paese e, non ultimo, di “pensare bene se rientrare in Italia dopo lo stage”. Infatti, conclude Claudia, “trascorrere un periodo all’estero per motivi di studio o di lavoro è un’esperienza impagabile che dà la possibilità di crescere e responsabilizzarsi ed aiuta ad aprire gli occhi verso nuovi orizzonti”.