Se ti vuoi candidare per uno stage all’estero, insieme alla cosiddetta cover letter (o lettera di presentazione), dovrai allegare il tuo Curriculum. L’ideale è che non sia solo aggiornato, ma anche mirato a quella particolare azienda, o organizzazione internazionale, in cui vorresti fare il tirocinio. Non si tratta di barare, ma di aggiustare il tiro, per esempio evidenziando le tue caratteristiche personali più idonee per quella particolare posizione e indicando le esperienze (anche extracurriculari) o le materie del tuo percorso di studio che risultano maggiormente in linea con il profilo richiesto.
Ecco alcuni consigli utili per cercare di rendere il tuo Cv impeccabile. Come sicuramente già sai, i selezionatori dedicano pochi, se non pochissimi, minuti ad ogni Curriculum che arriva in azienda. Non solo le posizioni di lavoro, ma anche gli stage sono molto ambiti, soprattutto se sono offerti da aziende serie e competitive. Di fronte a decine di Cv che arrivano ogni giorno, anche un solo piccolo errore, una sgrammaticatura o una brutta impaginazione possono fare la differenza: perché il selezionatore dovrebbe perdere tempo con una simile presentazione? Allora invertiamo le parti: dedica tu del tempo, tutto quello che serve, a costruire un buon Curriculum: chiaro, sintetico e che possibilmente attiri l’attenzione. Tutto il tempo dedicato a scrivere e rivedere il tuo Cv sarà tempo ben speso.
Ma quale tipologia di Cv scegliere: il modello Europass o un formato diverso? Ci sono pro e contro… Se alcune aziende o anche alcuni Paesi (come ad esempio il Regno Unito) non amano l’Europass Cv, d’altro canto molte multinazionali lo prediligono perché gli consente di avere un modello standard uguale per tutti i candidati e ciò li aiuta molto nella lunga fase di selezione, così come le organizzazioni internazionali generalmente richiedono esplicitamente l’utilizzo esclusivo del modello Europass. Come regolarsi allora? Se non ci sono indicazioni specifiche nell’annuncio di tirocinio, o all’interno delle FAQ del sito aziendale, puoi ragionevolmente scegliere il modello che prediligi, magari adottando qualche accorgimento: se ti candidi per una posizione nella moda o in un settore creativo sarà apprezzato un Cv originale; se invece rispondi ad un annuncio per uno stage nell’area legale di una grande multinazionale, magari il Cv Europass sarà più adatto. I modelli totalmente fai-da-te generalmente funzionano meno perché spesso mancano di una buona impaginazione, le sezioni non vengono incolonnate bene e l’effetto finale è generalmente poco professionale.
In rete sono disponibili tantissimi modelli di Curriculum da scaricare o da utilizzare almeno come base di partenza: è sempre possibile, successivamente, personalizzarlo o modificarlo a proprio gusto. Ad esempio si possono utilizzare i programmi come Canva, CV-Template o Design Wizard, gratuiti e facili da usare, che mettono a disposizione numerosi template per realizzare Curricula creativi e gradevoli dal punto di vista grafico.
Una volta scelto il formato, occhio anche alla grammatica, allo stile, ai caratteri, alle spaziature. A volte si dedica (giustamente) tanto tempo ai contenuti, ma si è un po’ negligenti rispetto alla forma. Magari non sarai scartato per questo, ma un bravo selezionatore noterà se hai usato caratteri di stili o dimensioni diversi o se, per evidenziare un aspetto, una volta usi il grassetto, un’altra la sottolineatura o, addirittura, aumenti il carattere! Un Cv ordinato, lineare, proporzionato, pulito sarà sicuramente molto apprezzato.
In un bel contenitore, gradevole e accattivante, dovrai inserire anche dei contenuti che destino l’attenzione del selezionatore. Il tuo Cv dovrà essere veritiero, una sorta di istantanea che riesca a fotografare la tua carriera scolastica e professionale (se è già iniziata) e raccontare qualcosa di te con un tocco personale. Per esempio, soprattutto se il tuo Curriculum è ancora scarno, descrivere i tuoi interessi o le tue “attività extracurriculari” è sicuramente molto utile: esperienze di volontariato, lavori saltuari per pagarti gli studi, soggiorni o anche viaggi all’estero, hobby o altre esperienze al di fuori del tuo percorso di studi possono essere molto utili al selezionatore per capire meglio che tipo di persona sei.
Le eventuali esperienze professionali vanno poste all’inizio, prima della sezione dedicata all’istruzione e, sempre, partendo dalla più recente alla più remota. Stessa cosa, ovviamente, per il percorso formativo: dall’ultimo titolo acquisito, o dagli studi in corso, andando a ritroso. Il voto? Se è alto (o medio-alto) è opportuno indicarlo, altrimenti si può anche evitare di metterlo.
Altri piccoli consigli molto pratici, quasi banali, ma che a volte sfuggono:
- Fai rileggere con attenzione il tuo CV ad un madrelingua: anche se conosci molto bene la lingua in cui ha scritto il tuo Cv, probabilmente un madrelingua noterà qualche piccolo errore oppure quell’espressione o quel termine che non si usano più, o che non rendono l’idea…
- Cerca di stare attento a non farlo più lungo di una pagina, al massimo due. Se non hai ancora maturato esperienze professionali significative, una pagina è perfetta.
- Nomina il tuo file semplicemente Cv + il tuo nome e il tuo cognome e controlla sempre di aver indicato correttamente la tua mail e i tuoi recapiti telefonici. Il tuo indirizzo mail dovrà essere il più possibile “professionale”;
- Le competenze trasversali, ovvero le “soft skills” - quell’insieme di qualità e caratteristiche personali che si traducono in comportamenti efficaci all’interno di un ambiente di lavoro - vanno sicuramente indicate, ma cercando di non essere troppo generici: se fai un elenco asettico di capacità non attirerai di certo il selezionatore; indica soltanto le capacità e le competenze trasversali che possiedi davvero, magari evidenziando i contesti e le situazioni in cui le hai maturate. Non puoi dire di saper lavorare in gruppo se non hai mai fatto parte di un gruppo di lavoro…
- Se decidi di inserire la tua foto nel Cv ricorda che dovrà essere, per quanto possibile, bella ma “neutrale”: non un selfie, non in costume, non eccessivamente informale; un bel primo piano.
E infine, last but not least, “occhio ai social network”: fra i migliori Curriculum arrivati in azienda ne verranno selezionati solo alcuni, ma - prima di eventualmente contattarti per un colloquio - il selezionatore quasi sicuramente si farà un giro sui social. Un commento di troppo, una foto inappropriata, un like discutibile possono diventare motivi di esclusione.
Che cos’è una cover letter
La cover letter è una lettera di presentazione di qualche riga (10/15 al massimo) che accompagna il tuo Curriculum. Nella cover letter, dopo esserti presentato brevemente, dovrai far riferimento allo stage per cui ti stai candidando (o che stai cercando) facendo capire che sei la persona giusta per quello stage. Il senso della cover letter è proprio incoraggiare il selezionatore a leggere il tuo Cv. Non deve mai essere una lettera generica, ma ne va fatta una per ogni azienda, intestandola possibilmente nominativamente al responsabile di quella selezione, evitando il più possibile di indirizzarla a “To whom it may concern”. Ciò che deve emergere dalla lettera è soprattutto la tua motivazione: cerca di far capire chiaramente perché sei interessato a quella specifica posizione e perché vorresti fare uno stage proprio in quella specifica azienda o organizzazione.
Ricorda che la lettera di presentazione non è un copia e incolla del tuo Cv: semmai riscrivi, rielaborandole, alcune parti del tuo Cv includendo informazioni dettagliate sui motivi per cui sei qualificato per quel tirocinio, dimostrando che non solo sei competente, ma che il tuo Cv è proprio in linea con le loro richieste! Se, come ormai quasi sempre accade, invii il tuo Cv tramite mail, la tua lettera di presentazione potrai scriverla direttamente nel testo della mail a cui allegherai il tuo Curriculum.