Quando pensi di fare un’esperienza all’estero, sei probabilmente animato dal legittimo entusiasmo di chi immagina di vivere una nuova, importante avventura umana e professionale. A volte però l’impatto con la nuova realtà può essere più duro del previsto e dall’entusiasmo iniziale si può passare facilmente alla delusione e alla voglia di tornarsene a casa.

Prevenire le difficoltà aiuta ad evitare brutte sorprese: prima di iniziare la ricerca dello stage, devi cercare di capire se sei pronto, se hai la “testa giusta” per questa esperienza. Devi “anticipare” i problemi che potresti incontrare e capire se sei adatto ad un percorso impegnativo come un tirocinio all'estero.

Dunque, prima di cercare lo stage, devi innanzitutto interrogarti sulla tua tenuta psicologica: “Ho la capacità (e la voglia) di ambientarmi in un Paese diverso dal mio per lingua, abitudini, stile di vita, cultura, clima, ecc.? Ho la capacità di inserirmi in un contesto lavorativo del tutto nuovo e sconosciuto? Sarò in grado di organizzarmi la vita da solo, senza il sostegno e l’assistenza di familiari, parenti e amici?”.

Se vuoi fare un tirocinio all’estero, devi essere in grado di gestire quella più o meno elevata quota di stress inevitabilmente legata a queste situazioni: devi essere pronto a metterti in gioco. Se saprai resistere alle difficoltà iniziali, col tempo imparerai ad organizzarti la vita e comincerai ad apprezzare i vantaggi della tua nuova situazione: indipendenza, nuove amicizie, nuovi stimoli. In questo senso un’esperienza del genere è un po’ un esame di maturità: se l’affronterai con lo spirito giusto, alla fine sarai una persona più matura, più solida, più sicura.